Elettronica danzereccia sì, ma non per forza EBM, harsh-EBM o future pop.
Partendo dal fondo, ovvero dalla quarta ed ultima canzone di questo EP, la cover di "Kiss The Whip" degli inglesi Athamay (brano che negli anni novanta riscosse un discreto successo sui dancefloor oscuri di un po' tutto il mondo), si semplificano molte cose........
L'electro-goth di questo duo barese guarda ai dancefloor da una prospettiva a metà strada tra quella dei gruppi che negli anni novanta militavano nella Nightbreed (Athamay, Faithful Dawn, Brother Orchid, primi Inertia ) e quelli che oggi producono per la Alfa Matrix.
Le influenze di background sono diverse e in qualche passaggio potrebbe anche essere lecito parlare di EBM,TBM o industrial ma, in generale, è l'aura squisitamente elecrto-dark a regnare sovrana e avvolge il mood di tutte le canzoni. Ingrediente principale di quest'aura gotica è sicuramente il cantato femminile di Maryhell, la cui impostazione gothic/eterea stempera le digitalizzazioni più spigolose dei brani. Un ottimo prodotto da esportazione che mi auguro possa presto accasarsi sotto le ali protettrici di qualche label straniera; probabilmente la nuova rivelazione electro-goth italiana dopo quella degli Helalyn Flowers.
(Alex Daniele)
ASCENTION MAGAZINE ISSUE 21 (SUMMER 2009)
http://www.myspace.com/ascensionmagazine
Partendo dal fondo, ovvero dalla quarta ed ultima canzone di questo EP, la cover di "Kiss The Whip" degli inglesi Athamay (brano che negli anni novanta riscosse un discreto successo sui dancefloor oscuri di un po' tutto il mondo), si semplificano molte cose........
L'electro-goth di questo duo barese guarda ai dancefloor da una prospettiva a metà strada tra quella dei gruppi che negli anni novanta militavano nella Nightbreed (Athamay, Faithful Dawn, Brother Orchid, primi Inertia ) e quelli che oggi producono per la Alfa Matrix.
Le influenze di background sono diverse e in qualche passaggio potrebbe anche essere lecito parlare di EBM,TBM o industrial ma, in generale, è l'aura squisitamente elecrto-dark a regnare sovrana e avvolge il mood di tutte le canzoni. Ingrediente principale di quest'aura gotica è sicuramente il cantato femminile di Maryhell, la cui impostazione gothic/eterea stempera le digitalizzazioni più spigolose dei brani. Un ottimo prodotto da esportazione che mi auguro possa presto accasarsi sotto le ali protettrici di qualche label straniera; probabilmente la nuova rivelazione electro-goth italiana dopo quella degli Helalyn Flowers.
(Alex Daniele)
ASCENTION MAGAZINE ISSUE 21 (SUMMER 2009)
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