M.O.D. have opened the TYING TIFFANY live !!!
Cyber-goth in salsa barese
Intervista al duo elettronico alternativo dei M.O.D. 19/09/2011 di Valentino G. Colapinto Cominciamo dalle presentazioni, chi sono i M.O.D.? M: Maryhell, voce V: Vhelena, musica. Da cosa deriva il vostro nome? M e V: M.O.D. è l'acronimo di Maryhell Oxygen Destroyer, ispirato al film del 1954 Godzilla dove veniva utilizzato appunto l'Oxygen Destroyer per uccidere il mostro ma allo stesso tempo una sostanza nociva per l'intera umanità, un po' come il nostro sound, un mix di voce melodica e beat potente e aggressivo. Quando è nato il vostro originale progetto musicale? V: I M.O.D. sono nati nel 2009 come duo elettronico sperimentale, orientato sulle sonorità della scena berlinese e comunque tedesca. Abbiamo iniziato con qualche pezzo ballabile, cantato soprattutto in lingua tedesca e talvolta inglese. Abbiamo dei ritmi incalzanti e il nostro è un progetto ambizioso per queste parti, però ci proviamo. Come mai cantate in tedesco? M: Sicuramente la cultura tedesca rispecchia di più il nostro modo di sentirci. E anche il filone della nostra musica, che segue tendenze cyber-goth, ha attecchito moltissimo nella cultura tedesca, un po' meno da queste parti. Comunque ci piace sperimentare e ultimamente abbiamo cantato anche in spagnolo o in francese. In italiano abbiamo fatto finora solo una cover dei CCCP, Annarella. Che giudizio date sulla scena elettronica pugliese? Ci sono molti locali disposti a ospitare un progetto alternativo come il vostro? E il pubblico come la recepisce? V: Comincio dalla fine. Per quanto riguarda il pubblico, sicuramente non è orientato verso l'ascolto di sonorità come le nostre, anche se chiunque ha sentito la nostra musica ne è rimasto colpito positivamente. Per quanto riguarda i locali, sono pochi quelli disposti a ospitare musica come la nostra. M: Concordo con lui. A Bari soprattutto i locali scarseggiano. Per fortuna abbiamo avuto la possibilità di suonare in locali come l'Oasi S.Martino ad Acquaviva, l'Eremo Indie Club a Molfetta, il Demodé o anche al Gabba Gabba Rock Club a Taranto. Avete un look molto trasgressivo. Ma vestite così tutto i giorni? E come reagiscono i vostri vicini? V: Proprio così come ci proponiamo sul palco, no: questi sono costumi di scena. Nella vita quotidiana siamo più sobri, anche se vestiamo prevalentemente di nero. Purtroppo l'ambiente pugliese è limitante sotto questo punto di vista. M: È vero, Bari non permette di esprimerti al meglio. Siete tentati di trasferirvi altrove? E se sì dove? V: Il problema è riuscire ad avere opportunità che qui mancano. Bisognerebbe spostarsi da Roma in su, per avere più possibilità. Ma noi viviamo giorno per giorno, vedremo se è il caso o meno di spostarci. Una curiosità: siete legati sentimentalmente? V: Sì. Ci sono vostri dischi in vendita? M: Attualmente una demo uscita un anno e mezzo fa che contiene quattro brani, compresa una cover della band inglese Athamay, dal titolo Kiss the whip . La vendiamo alla cifra simbolica di tre euro. Adesso vorremmo fare un EP, perché i brani ce li abbiamo e la demo non rispecchia nel migliore dei modi le potenzialità e l'evoluzione della nostra musica. I vostri costumi sono molto elaborati e originali. Ma li comprate o ve li realizzate da soli? M: Qualcosa la compriamo online, perché qui non si trova. Molto altro però è frutto del fai da te. Vi rifate al cyber-goth, una sottocultura che in Italia non trova molto spazio. Esistono raduni o festival dedicati a questo movimento? Qui ci sono solo serate a tema. Non so se esistono dei raduni, magari al nord. Hanno fatto qualche festival con gruppi EBM o TBM. Il Moonlight un pochino. Ma festival come M'era Luna o Treffen, o prettamente EBM come l'Amphi Festival, non esistono qui. Per maggiori informazioni: Sito Ufficiale http://www.mod-elektro.tk/ Valentino G. Colapinto M.O.D. is on \\\" Oscuridad Electronica Vol 1 \\\" compilation !!!
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Viaggiare nei meandri della scena musicale barese è come avventurarsi in un piccolo giro del mondo. Internet ha abolito i confini: i flussi di note, stili, look seguono rotte imprevedibili e può capitare di imbattersi nel tacco d'Italia in una band che ha cuore, maschera e cervello ben piantati nella Berlino capitale dell'elettronica estrema. Parliamo dei M.O.D., duo formato da Maryhell e Vhelena, cantante e produttore nascosti dietro le fattezze da cyborg, che fondono i ritmi sincopati tanto amati in Germania con uno stile di canto melodioso e liriche rigorosamente in lingua teutonica. I M.O.D. animano party come Electric Feel, in programma stasera, sabato 28 maggio, dalle 23 all'Eremo Club di Molfetta (SS16 Giovinazzo Molfetta km 779. Ingresso 5 €, fino alle 00,30), dove divideranno il palco con il dj set del Neu Klub e gli Skin&Bones. Alle domande di Barisuona risponde Vhelena. Breve storia dei M.O.D. Tappe fondamentali? "Quando siamo partiti nel 2009, l'idea era quella di un progetto solista di Maryhell cantante. Io sono subentrato in seguito per occuparmi della dimensione musicale. Abbiamo autoprodotto il primo ep Entzweit Gesicht con tre canzoni inedite più una cover degli inglesi Athamay, che tuttora sta ricevendo recensioni positive da varie webzines specializzate. Al GBGB Rock Contest 2011 siamo stati premiati dalla giuria specializzata come rivelazione". Come mai vi chiamate così? "E' l'acronimo di Maryhell Oxygen Destroyer. L'idea deriva da un film degli anni '50 Godzilla, dove è citata questa sostanza, utile per uccidere la creatura mostruosa ma allo stesso tempo autodistruttiva per l'uomo stesso che l'ha creata. Il legame tra il nome e la musica che proponiamo deriva dalle sonorità cadenzate, tirate, che ambiscono a far ballare fino alla perdita dell'ossigeno". Come definireste il vostro genere? "La catalogazione non è facile. Facciamo elettronica ma cerchiamo di essere il più possibile sperimentali: Maryhell ha un cantato molto melodioso in contrasto con i miei ritmi serrati. Siamo stati definiti anche "ebm", electronic body movement, perchè cantiamo in tedesco e quindi ricordiamo questo stile nato a Berlino che fonde industrial e punk elettronico". Come nasce l'amore per queste sonorità qui a Bari? "Io ho cominciato come chitarrista classico. Mi sono avvicinato all'elettronica perchè sentivo l'esigenza di ampliare gli strumenti a disposizione per creare musica. Siamo consapevoli che il progetto è ambizioso da queste parti ma quella che proponiamo è la musica che ascoltiamo e ci piaceva scommettere sulla contaminazione tra elettronica e melodia". Qual è il progetto che vi sta a cuore in questo momento? "Stiamo scrivendo nuovi brani e puntiamo alla pubblicazione di un album. Se nessun'etichetta vorrà puntare su di noi, siamo anche disposti ad autoprodurre". Come vi proponete dal vivo? "Con il nostro look cerchiamo di ricreare l'estetica futuristica, cyborg, che rimanda alle atmosfere della nostra musica. Per il resto il nostro obiettivo e far ballare chi ci ascolta". Un vantaggio e uno svantaggio del fare musica a Bari? "Al di là dei generi, tutte le band che partono dal Sud hanno gli stessi problemi: è difficile farsi conoscere, avere l'occasione di incontrare qualcuno con i mezzi per investire. I locali poi non amano rischiare. Rispetto ad altri progetti, noi M.O.D. abbiamo il vantaggio dell'originalità, che ci aiuta a uscire dall'anonimato". C'è un musicista pugliese a cui vorreste fare i complimenti? "Abbiamo così tanti amici musicisti che fare un nome non renderebbe giustizia agli altri. Per quanto riguarda la scena dei rave party, ci sono i ragazzi del Neu Klub e dj Violet che fanno un ottimo lavoro". Di cosa parlano le vostre canzoni? "Il messaggio principale è una critica all'attuale società che ti costringe a portare una maschera, a non poter essere te stesso. E' chiaro che la musica ha la sua importanza: le nostre sono canzoni che in primo luogo nascono per far ballare, funzionano se la pista si riempie quando le suoniamo". Download libero: favorevoli o contrari? "Favorevoli, tutto il nostro materiale è disponibile on line e quando abbiamo pubblicato l'ep lo distribuivamo gratis. Io la vedo così: internet permette di aggiornarsi, di assaggiare la musica per poi comprarla. Io sono affezionato al disco, almeno le cose che ti piacciono vanno supportate con l'acquisto. Se no si ferma tutto". Sabino Di Chio M.O.D. have opened the 'NO MORE' live , the german band from Kiel that in 1981 played -Suicide Commando-, an international underground hit.
M.O.D. Premiati dalla "Giuria specializzata" come "Band rivelazione" al GBGB Rock Contest 2011.
M.O.D. win the prize " Revelation Band" at GBGB Rock Contest 2011. M.O.D. L'INTERVISTA
di Rita De Carlo Venerdì 18 Febbraio 2011 10:06 http://www.corrieresalentino.it/interviste/28766-mod-lintervista I M.O.D. sono un duo italiano (Maryhell & Vhelena) che affianca sonorità ebm all'elettronica sperimentale, non povera di melodie e arricchita da un cantato tanto dolce quanto aggressivo. Partiamo dal nome del vostro progetto, perché “M.O.D”? M.O.D. : Il nome M.O.D. è l’acronimo di Maryhell Oxygen Destroyer…ispiratoci dal film “Godzilla” del 1954 ,nel quale veniva utilizzata una sostanza, appunto l’Oxygen Destroyer, per distruggere la creatura,ma che allo stesso tempo questa stessa sostanza risulta essere letale anche per gli stessi esseri umani! Un passo indietro: come sono nati i” M.O.D”? M.O.D. : I M.O.D. nascono verso la fine del 2008 come progetto elettronico sperimentale abbastanza “ambizioso”, in un contesto sociale/musicale,come quello pugliese,non troppo,se non per niente,abituato a sonorità esclusivamente elettroniche che non siano quelle abitualmente presenti in brani “commerciali” del panorama house e generi affini. Quali artisti o idee hanno avuto la maggiore influenza sul vostro lavoro? M.O.D. : Essendo un duo sperimentale ci avvaliamo di una certa libertà nella composizione della nostra musica,cercando il più delle volte di non farci influenzare da stereotipi tipici di un determinato genere musicale,ma senza dubbio ci sentiamo più vicini alla scena elektro-dark/ebm europea. La vostra musica è indirizzata al corpo o alla mente dell’ascoltatore? M.O.D. : A primo impatto la nostra musica sembrerebbe più indirizzata al corpo dell’ascoltatore in quanto spesso caratterizzata da ritmiche incalzanti,ma in realtà, le tematiche trattate nei testi sono tutt’altro che leggere in quanto trattano realtà sociali tipiche dell’epoca in cui viviamo,come ad esempio, la frustrazione di non essere libero di esprimersi in una società schiacciante,ipocrita e conformista come quella attuale, attraverso l’uso di termini a volte fortemente negativi,ma col solo intento di sottolinearne la cruda veridicità! Perché canti il più delle volte in lingua tedesca? M.O.D. : L’uso prevalente del tedesco è dettato principalmente dalla sua musicalità nella metrica dei testi e nel suo accostarsi bene con il nostro sound! Nel 2009 autoproducete la vostra prima demo " Entzweit Gesicht ", (con tre canzoni inedite più una cover della band inglese "Athamay"), com’è stata accolta dalla critica? M.O.D. : Non ci possiamo lamentare. Abbiamo ricevuto ottime recensioni sulla nostra demo da numerosi magazine italiani ed esteri specializzati,come Ritual, Ascention Magazine, Darkitalia, Rosa Selvaggia (solo per citarne alcuni), ed abbiamo riscontrato un gran numero di download fino a quando è stata reperibile free on line!!! Inoltre è stata trasmessa in molte radio,soprattutto estere (sudamericane in particolare). Tra le vostre esperienze e partecipazioni, quale ricordate con soddisfazione? M.O.D. : Sicuramente l’“autoproduzione” della nostra demo;il primo live , con un riscontro di pubblico e di consensi inaspettato; la richiesta di un nostro brano ( Freaks) composto appositamente per un book on tape , “Franklin City” di C.A.Hobson , pubblicato negli States ; la nostra partecipazione in diverse compilation!!! Che cosa dobbiamo aspettarci in futuro? M.O.D. : Nuovi brani,un bel po’ di live in Italia e all’estero e speriamo presto che qualche label si accorga di noi,altrimenti autoproduceremo noi il nostro primo album ufficiale come abbiamo fatto per la demo! Siamo alla conclusione, grazie per il tempo dedicatoci. A voi l’ultima parola… M.O.D. : Grazie a voi per questa intervista e ci auguriamo che,insieme al nostro impegno, anche questa serva per far conoscere una realtà musicale che qui in Puglia,ma nel sud Italia in generale,non è ancora molto diffusa!Chiunque voglia avere più info sul nostro progetto può cliccare su questi link: www.myspace.com/maryhelloxygendestroyer www.reverbnation.com/modbari www.youtube.com/maryhellxy www.facebook.com/pages/MOD/113527062030994 Nato nel 2007 dall’ incontro della vocalist Maryhell ( l’acronimo del progetto sta per Maryhell Oxygen Destroyer ) e dall’ enigmatico Vhelena, il duo pugliese mette insieme una robusta miscela di ebm/electro contraddistinta da un cantato capace di sfumature al contempo angeliche e maliziose, sognante, ma anche oscuro e declamatorio, se il pezzo lo richiede. Una prova che evidenzia le qualità del progetto sin nei minimi dettagli,costellato da una ricerca dei suoni oculata, in grado di rendere i brani pieni, completi, ma allo stesso tempo mai eccessivi. Equilibrio nel caos, verrebbe da dire, ovviamente ancheggiando nell’oscurità.
VOTO: 7 Recensore : PaolO Bertazzoni RITUAL MAGAZINE N° 44 M.o.d. is on the compilation "Tales of Frankenstein" by "Dj G.L.A.M".
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